domenica 23 agosto 2009

La storia di una gatta dei circa 1.500 – 2.000 gatti sopravvissuti al terremoto del 6 aprile 2009. Molti altri sono morti nelle macerie delle loro case.


Mi chiamo Piera. Sono una gatta pelosona raccolta dalla strada 4 anni fa all’eta` di 3 mesi.
La mia mamma umana ha fatto di me la principessa di casa.

Da giorni lo sentivo… il rullio della terra, i rutti violenti del sottosuolo… l’odore strano nell’aria…
Ho cercato di far capire alla mia dolce padrone che stava per scoppiare il finimondo… lei mi coccolava, mi lasciava dormire nel suo letto accanto a lei ed al suo marito.
Questi umani non mi capivano…

Io e tutti i miei amici a quattro zampe, compreso gli stupidi cani, sapevamo cosa stava per succedere.
Ma non riuscivamo a far capire ai nostri amici umani nulla del pericolo, del disastro che incombeva…

Non ho mangiato quella sera. Ho fatto “il pane” sui cappelli della mia adorata padrone… e lei dormiva tranquilla.
La mia mamma umana e` un insegnante di yoga… nulla la puo` sconvolgere, nulla la puo` scompigliare…

Ma io dovevo portarla fuori di casa… stava arrivando il finimondo.
Lei, tranquilla, continuava a dormire.

Mi sono messa sul davanzale della finestra, che lei lasciava sempre aperta per me – anche quando faceva freddo – cosi` potevo andare a trovare i miei amici gatti della zona…

Mi sono messa a urlare, a miagolare a squarciagola per svegliare la mia famiglia umana….

E arrivo` il finimondo!

Un boato e la terra saltava su e giu`… i muri della casa mia urlavano di dolore….

Sono corsa dalla mia mamma umana per darle un bacio… e sono scappata fuori dalla finestra…

Sono saltata giu` per i tetti per scappare, scappare lontano dai rumori assordanti di tetti, muri, pavimenti che si spezzavano, che crollavano in mille pezzi…

Dalla strada sotto casa mia ho visto la mia mamma umana uscire in pigiama con suo marito e figlio… chiamava me… “Piera, Piera, Piera” urlava lei…

Il palazzo davanti a casa mia in Campo di Fossa e` crollato in pochi secondi… li` abitava la migliore amica della mia mamma umana…

Volevo raggiungere la mia famiglia, ma avevo paura di tutto il fracasso dei muri, tetti che crollavano in pezzettini piccoli…
Mi sono messa a correre… dovevo allontanarmi da quell’inferno…

Ho raggiunto un parco e mi sono messa sotto le fronde protettive di un grosso albero…
Mi sentivo al sicuro li`…
Ma dov’era la mia mamma umana?

Sentivo in lontananza i pianti, gli urli disperati degli umani…
Poi il silenzio…
Sentivo nelle mie narici polvere di amianto, polvere di cemento che si spezzava, polvere, polvere…

So che la mia padrone e` salva, ma dov’e`?

Silenzio, buio, puzza di polvere… puzza di morte…

Lo so… l’amica della mia mamma umana non cel’ha fatta… tutto il palazzo e` crollato in Piazza di Campo…

Ho paura, ho sete… ma dove vado?
Dov’e` la mia mamma umana?

Il silenzio della notte buia regnava suprema… posso sentire battere il mio cuore…
Arriva un gattone rosso, un amico mio della zona.
Ci mettiamo a dormire abbracciati l’uno all’altro sotto le fronde del grosso albero nel parco vicino a casa mia nel silenzio polveroso del terremoto.

Poi arrivano le sirene… tante sirene… tanti uomini che scavano, scavano…
Poi piangono, piangono..

Ho paura, ho sete, ma ho paura di uscire.
Dov’e` la mia mamma umana?

Dopo ore di paura mezzo le sirene assordanti degli uomini con le macchine e camion rosse… forse un giorno, forse due, forse tre giorni… accompagnata dal mio amico gattone rosso, cerco la strada per casa mia…

Davanti a casa mia si presenta l’inferno…
Gli uomini coi mezzi rossi e caschi enormi in testa scavano con attrezzi strani, scavano con le loro mani…
Vedo il corpo della migliore amica della mia mamma umana… e` morta nel crollo del condominio in Piazza del Campo…

E la mia padrone dov’e`?

Insieme al mio amico gatto rosso salto sulle verande in frantumi per arrivare a casa mia…
La mia mamma umana non c’e`… la scala della casa mia a tre piani e` in mille pezzi…
Ma c’e` ancora la mia ciotola di cibo, la mia ciotola d’acqua…

Bevo e mangio insieme all’amico mio…

La terra si muove di nuovo… e scappiamo, scappiamo dal palazzo ferito, dalla mia casa distrutta…

Passano giorni, notti…
Abbiamo fame, abbiamo sete…

Dove sono i nostri padroni?

Per giorni e per notti vediamo umani coi mezzi rossi che scavano, scavano fra le macerie…

Poi arrivo` il silenzio totale…

Non si vedeva piu` un umano in giro!

Qualche stupido cane ci incrociava sulle strade ma non potevamo vedere neanche l’ombra di un umano in giro!
Dov’erano finiti?
Erano per caso inghiottiti dalla terra incazzata?
Dov’era la mia mamma umana?

Seguirono giorni e notti di silenzio, di fame, di sete…

Poi abbiamo visto arrivare di giorno alcuni umani con elmetti di plastica in testa… chiamavano noi gatti… facevano rumore con le scatolette, coi croccantini…
Lasciavano del cibo e dell’acqua vicino alle nostre case distrutte…

Ora mangio tutti i giorni e abbiamo da bere anche se tutte le fontane della citta` sono al secco…
Ma mi manca la mia mamma umana.
Dov’e`?

Di giorno vediamo gli umani in divisa con caschi enormi in testa che lavorano sui palazzi crollati…
Gli umani con gli elmetti di plastica in testa continuano a lasciarci del cibo e dell’acqua vicino alle nostre case distrutte…

Ma di notte siamo da soli… noi gatti orfani de l’Aquila…
Siamo soli a girare per la citta` fantasma che e` diventata il centro storico della nostra amata citta` de l’Aquila…

Nel silenzio della notte, noi gatti aquilani giriamo da soli fra le strade desolate del Centro Storico de l’Aquila…

A cercare i nostri amici umani…

Dove sono i nostri amici gattari? Dove sono i nostri padroni umani?

Potremo mai riabbracciare le nostre famiglie umane, i nostri amici gattari?

Dove sei Lucilla?


The story of one of the some 1,500-2,000 cats who survived the earthquake of April 6th 2009 in Abruzzo. Many others pershed in the collapse of their homes either in the company of their beloved guardians or on their own.

My name is Piera.
A furry long haired tabby, I was rescued from the streets of l'Aquila 4 years ago at the tender age of 3 months.
My human mom made me the Princess of the entire household.

For days I felt it... the rumble of the earth below... the violent groans of the earth...

I tried to make my sweet human mom understand that a catastrophe was in the making... she took me in her arms and let me sleep in her bed right by her.

All of my 4 legged friend, including the stupid dogs, and I knew what was about to happen.
But we could not get the message across to our human friends as to the peril, the disater at hand...

I could not eat that night... I "kneaded" on the hair of my beloved guardian.
My human mom is a yoga teacher... a serene and sweet woman - nothing can angst her, nothing can distress her to panic.

I had to get her out of the house - the end of the world was coming...
Calm and relaxed as ever, she continued to sleep...

I ran on top of the window sill, always left open for me, even in winter, so as to let me frolic by moonlight with my cat friends of the neigborhood...
I screamed at the top of my lungs, I screeeched and yelled to wake up my family...

And all hell broke loose!

TU-TUM, the ground roared and the earth below rolled like a tidal wave... the walls of my house groaned in pain...

I ran to drop a kiss on the cheek of my human mom... and I ran out of the window...

I jumped down from the third floor bedroom to the balconies and roofs below to run, run far away from the deafening noise of roofs, floors and walls caving in...

From the street below my house, I saw my human mom run out in pyjamas with her husband and kids... I heard her calling out for me "Piera, Piera, Piera!" she desperately called out...

The building in Piazza Campo di Fossa, right in front of my house, collapsed in just a few seconds...
The best friend of my human mom lived there...

I wanted so bad to reach my family, but was scared of all the devastating rumble of walls, roofs, floors crumbling to pieces...

I ran... I had to go far from all that devastation...

I reached a park and hid under the protective embrace of a huge tree.
I felt safe there...
But where was my human mom?

From the distance came desperate cries of humans...
then silence...

The stench of asbestus, cement, dust and more dust filled my nostrils.

I know my guardian is safe. But where is she?

SILENCE, stench of dust, stench of death...

I know... the best friend of my human mom didn't make it... the entire building in Piazza Campo di Fossa collapsed...

I'm scared, I'm thirsty, but where can I go?
Where is my human mom?

The eerie silence of the night now reigns supreme... I can near my heart beat...

A ginger cat, a friend of mine of the neighborhood, joins me... and we sleep together clutched to one another in the silent and dusty aftermath of the earthquake.

Then the sirens come... hundreds of sirens...
Scores of men dig, dig...
They cry and cry as they dig in a frenzy...

I am hungry, I am thirsty but I fear venturing out...
Where is my human mom?

Endless hours of fear and angst ensue in the 'midst of the sirens of the red trucks...

Perhaps a day , two or three pass...

Accompanied by my ginger cat friend, I make my way back home...
The men with the red trucks dig with strange equipments, they dig with their hands...
And I see the limp body of the best friend of my human mom...
She died in the collapse of her apartment in Piazza Campo di Fossa...
Where is my family?

Together with my ginger cat friend, I jump onto the broken verandas and balconies to reach my home...

My human mom is not there... the stairwell is in pieces... but my food and water bowls lie intact in the master bedroom....
We eat and drink...

The earth moves violently again and we fly out of the window to run, run far away from the injured building, from my home.

Days, nights pass...
We are hungry, thirsty...
Where are our families?

Following days and nights, during which we see men with red trucks dig, dig 'midst the debris and devastation, suddenly total silence breaks out...

Not a single human being in sight!!!
A couple of stupid dogs cross our paths, but not a single human being!
Where had they gone?!
Where was my human mom?
Could they all have been gulped down by the angry earth?!

After endless days of silence, hunger and thirst, we catch sight of several humans, with hard hats on their heads, approaching our devastated homes...
They call out to us cats... they make noises with the tinned foods, the cat bisquits...

They leave us food and water near what used to be our homes...

Now we eat and drink every day... even though the city fountains are dry...

But I miss my human mom... where is she?

By daylight, we see the men with red trucks work hard on injured buildings and churches... those others with hard hats continue to leave us food and water...

By night, we are ALONE, we orphans of l'Aquila...
In the dead silence of the night, we cats of l'Aquila are the sole living creatures to tread the streets of the ghost town our beloved city has become...

Where are our friends, our human families?

May we ever be able to embrace them again?

Where are you Lucilla?